Sini ha scritto: ↑Secondo te mi ci infilo?
Perchè no!!!
sa.piddu ha scritto: ↑io volevo capire quale "concentrazione" tra Zolfo e Magnesio deve essere maggiormente attenzionata
il magnesio

perchè oltre ad essere un componente costitutivo della clorofilla è un elettrolita importante nella gestione dell'equilibrio (che poi equilibrio non è) osmotico delle pianta (cellula). La sua importanza come elettrolita lo fa essere un elemento mobile. La pianta lo sposta "facilmente" dove più gli serve, e cioè negli apici in crescita dove si ha la massima produzione di clorofilla.
Lo zolfo, o meglio il solfato,
ha un ruolo decisamente secondario come elettrolita. Una volta entrato in una cellula vegetale viene subito trasformato e inglobato nei due amminoacidi che lo contengono, cisteina e metionina e pertanto rientra in gran parte delle proteine (dal
70 al 90% dello zolfo presente in una pianta è contenuto nelle proteine). Una parte del solfato viene trasportato nei cloroplasti e qui
gioca un ruolo importantissimo nella fotosintesi. Solo
in piccola parte viene assimilato e conservato nei vacuoli e pertanto c'è poco solfato da spostare in giro. E' il classico elemento plastico

nella stragrande maggioranza delle piante. Nelle piante acquatiche
vere come l'egeria, senza o quasi radici, la storiella dell'assimilazione per via radicale va a farsi benedire e il solfato entra per via fogliare dove gli pare e ha un ruolo più attivo come elettrolita, anche se sempre secondario rispetto ai big (H+, K, Cl, Ca ecc.).
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di sto fatto dell'equilibrio osmotico ne avevamo parlato in un topic, ma non mi ricordo in quale

forse @
cicerchia80 si ricorda
Nelle piante acquatiche veloci come l'egeria probabilmente il solfato gioca un ruolo significativo anche nei confronti degli equilibri osmotici/elettrolitici e quindi è anche un po' mobile
Poi quando la coperta si fa corta... le proteine che tirano da un lato, i cloroplasti dall'altro, gli equilibri osmotici saltano e lo zolfo diventa carente...
Probabilmente, gli apici in forte crescita dell'egeria in carenza di zolfo reagiscono arrossendo (non per vergogna) a causa degli antociani che sono un classico meccanismo di difesa degli stress-fotosintetici. Gli occhiali da sole che consentono la sopravvivenza delle delicate molecole della fotosintesi presenti nei cloroplasti.