come chelare i microelementi per rinverdente fai da te

Senza essere scienziati: spiegazioni facili per tutti

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come chelare i microelementi per rinverdente fai da te

Messaggio di kumuvenisikunta » 24/09/2019, 23:22

nicolatc ha scritto: Perché era tutto non chelato?
cicerchia80 ha scritto: Poi appunto chiesi si fosse possibile chelarli :-??
Non sapendo come fare, sono rimasto a dosarli "liberi"
lucazio00 ha scritto: Un altro motivo per cui preferisco abbondare con l'EDTA,
buona sera ragazzi
riparto da qua.
Faccio parte del secondo gruppo di acquisto e anche io come vittorio mi chiedevo se e come si possano chelare i microelementi per il rinverdente fai da te.
ho smesso di utilizzarli per vari motivi primo per la somministrazione giornaliera poi perché cominciarono a fare filamenti(muffe?) nei vari flaconi.
Adesso vorrei ricominciare a riutilizzarli ma chelandoli :)
non ricordo i sali(devo ricontrollare) ma le dosi da diluire per essere uguali al primo giro erano queste
le dosi da mettere in 1L di acqua per avere le stesse concentrazioni del primo giro!
Manganese: 6,25
Boro: 4,58
Zinco: 2,28
Rame: 2,37
Molibdeno: 1,01
Cobalto: 0,32
Nichel: 0,17
cosa serve e come si fa?
Alessandro

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come chelare i microelementi per rinverdente fai da te

Messaggio di nicolatc » 25/09/2019, 8:51

Ciao,
secondo me potresti copiare questa richiesta nel thread originale: non è OT, anzi!

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come chelare i microelementi per rinverdente fai da te

Messaggio di lucazio00 » 25/09/2019, 9:18

Per avere la chelazione dei metalli come ferro, manganese, zinco e rame bisogna avere una soluzione di EDTA con un pH compreso tra 3 e 6,5.
Se si usa il sale bisodico, il pH è già compreso in questo intervallo.

Dopo aver ottenuto un valore di pH compreso in questo intervallo aggiungi i sali (già sciolti in un volume d'acqua) alla soluzione di EDTA, la chelazione è visibile come un aumento della colorazione dei sali colorati (soprattutto per il rame, perchè più abbondante di cobalto e nichel).

Riguardo alla conservazione (evitando l'uso di conservanti) puoi usare due strategie:
o prepari una soluzione poco concentrata e ne prepari un piccolo volume, per poi conservarlo in frigorifero
oppure ne fai un quantitativo maggiore bello concentrato senza conservarlo in frigorifero

Riguardo i dosaggi, con l'EDTA puoi farli anche settimanali!
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come chelare i microelementi per rinverdente fai da te

Messaggio di nicolatc » 25/09/2019, 11:44

Vabbè, allora proseguiamo qui tenendo presente quanto iniziato qui.
kumuvenisikunta ha scritto:
24/09/2019, 23:22
Adesso vorrei ricominciare a riutilizzarli ma chelandoli :)
non ricordo i sali(devo ricontrollare) ma le dosi da diluire per essere uguali al primo giro erano queste
le dosi da mettere in 1L di acqua per avere le stesse concentrazioni del primo giro!
Manganese: 6,25
Boro: 4,58
Zinco: 2,28
Rame: 2,37
Molibdeno: 1,01
Cobalto: 0,32
Nichel: 0,17
Ma tu hai ancora questi elementi in polvere?
Anche perché come dicevamo, Nichel e Cobalto sono molto difficili da reperire.
Riguardo alle proporzioni dei componenti della ricetta di sopra, come suggeriva Cicerchia nell'altra discussione forse sarebbe meglio ridurre il boro allo stesso livello del rame, ed aumentare il manganese intorno a 10 grammi; qualcosa del genere:
Manganese: 10
Boro: 2,28
Zinco: 2,28
Rame: 2,28
Molibdeno: 1,01
Cobalto: 0,32
Nichel: 0,17
La chelazione completa dei metalli in queste concentrazioni richiederebbe EDTA 0.4M (un EDTA equimolare sarebbe 0,25M).

Se alla ricetta di sopra aggiungi anche 40 grammi di ferro, serve almeno EDTA 1M (un EDTA equimolare sarebbe 0,97M)

Ma io resto sempre dell'idea che partendo da zero, è più agevole comprare (in gruppo) i metalli già chelati, e Luca credo concordi:
lucazio00 ha scritto: Tornassi indietro avrei preso direttamente i microelementi chelati
Su questo:
lucazio00 ha scritto:
25/09/2019, 9:18
Riguardo i dosaggi, con l'EDTA puoi farli anche settimanali!
...quoto! Sul ferro, però, nel caso sia presente nella miscela e sia chelato EDTA, in realtà avrei qualche dubbio: a meno che non hai un allestimento black water c'è il rischio che il ferro duri molto poco, in particolare per chi si trova un pH ballerino durante il giorno che durante la fotosintesi (con poca CO2) supera la neutralità. E onestamente non so se l'avvento dei LED ha rallentato la degradazione del Fe-EDTA per fotolisi (che è più veloce della degradazione batterica), perché il picco sui 400 nm è presente come nelle fluorescenti. Anche se poi ovviamente dipende dai LED, perché quelli a luce più "calda" hanno spesso dei filtri applicati sopra che tagliano le lunghezze d'onda più basse. :-?
Non credo comunque sia un caso che tutti i produttori di micro per acquariofilia non usano EDTA per chelare il ferro (mentre va bene per gli altri metalli), bensì tipicamente DTPA (ma non solo).
L'unico che non lo fa è Seachem, che addirittura usa l'acido gluconico come "chelante" anche per il ferro, e infatti ne raccomanda una somministrazione giornaliera, e anche abbondante.
Quindi, rimarrei dell'idea espressa nell'altro thread:
nicolatc ha scritto:
cicerchia80 ha scritto: Peccato che poi ho trovato una ditta che fa fertilizzanti chelati, da dove hanno preso il ferro EDTA che uso
Si fa un nuovo mega-gruppo di acquisto, e si compra ad esempio da qui:
biokimia.it/micro-nutrients
Hanno piccoli sacchi (da 1 Kg :D) di:
Rame EDTA 15%
Manganese EDTA 13%
Zinco EDTA 15%
Molibdato di sodio 39%
Acido borico 17% (oppure Borato di sodio 21%)
Volendo, anche ferro DTPA 11% (lo preferisco a quello EDTA)

Mancherebbero solo cobalto e nichel (quelli mi sa che possono uscire solo da un laboratorio).

Poi, tu fai i mix magici, e poi li distribuisci a tutti! :))

Ho trovato anche questa, i prodotti sono gli stessi:
lamediterraneasrl.it/prodotti/microelementi
Come già discusso, faremo a meno di cobalto e nichel: se abbiamo fauna, questi metalli li immettiamo praticamente col cibo.
Con questi ingredienti, è facile calcolare quanti grammi aggiungere in 1 litro di osmosi (lo calcalo più tardi se vi interessa).
lucazio00 ha scritto:
25/09/2019, 9:18
Riguardo alla conservazione (evitando l'uso di conservanti) puoi usare due strategie:
o prepari una soluzione poco concentrata e ne prepari un piccolo volume, per poi conservarlo in frigorifero
oppure ne fai un quantitativo maggiore bello concentrato senza conservarlo in frigorifero
Questo secondo me resta un po' un problema. L'EDTA aiuta ma non credo sia sufficiente. E non è pratico preparare ogni 2 mesi una nuova bottiglietta da mettere in frigo. Non è un caso che tutti i produttori aggiungono qualcosa :-?
Drak: acido ascorbico, metilparabene e acido benzoico
Cifo: anti impaccante (alchil aril solfonato) - a proposito, come dicevamo, perché non andare direttamente sul Cifo Mikrom e amen? :D
Cifo Mikrom.PNG
Flourish: boh? E' menzionata solo un po' di glutaraldeide :D
Poi mi viene in mente anche il sorbato di potassio, che utilizza anche Tropica se non sbaglio.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Messaggio di kumuvenisikunta » 25/09/2019, 14:51

nicolatc ha scritto: Ma tu hai ancora questi elementi in polvere?
si ne ho per circa 4 litri.
nicolatc ha scritto: Se alla ricetta di sopra aggiungi anche 40 grammi di ferro
uno dei motivi che ha spinto a fare questi micro è stato,oltre ad avere elementi separati,escludere il ferro dalla ricetta per poterlo dosare a solo visto la richiesta maggiore :)
nicolatc ha scritto: Manganese: 10
Boro: 2,28
Zinco: 2,28
Rame: 2,28
Molibdeno: 1,01
Cobalto: 0,32
Nichel: 0,17
cambiare le concentrazioni non è un problema
nicolatc ha scritto: La chelazione completa dei metalli in queste concentrazioni richiederebbe EDTA 0.4M
che in parole povere significa? ~x( =))
lucazio00 ha scritto: Dopo aver ottenuto un valore di pH compreso in questo intervallo aggiungi i sali (già sciolti in un volume d'acqua)
quindi nella diluizione dei sali si deve togliere il volume apportato dalla soluzione EDTA :-?
lucazio00 ha scritto: per poi conservarlo in frigorifero
questo è da escludere(evitiamo pericoli)
Ma è anche da escludere preparare 7 litri di fertilizzante @-)

Aggiunto dopo 3 minuti 31 secondi:
@cicerchia80 tu ricordi cosa cambiava tra i sali del primo e secondo gruppo di acquisto?
Quelle del primo erano queste
Solfato manganoso con 32% di manganese solubile in acqua.
Acido borico con 17% di boro solubile in acqua.
Solfato di zinco con 35% di zinco solubile in acqua.
Solfato di rame con 25% di rame solubile in acqua.
Molibdato di sodio con 39% di molibdeno solubile in acqua.
Carbonato di Cobalto con 49% di cobalto solubile in acqua.
Nichel tetraidossido carbonato con 58% di nichel solubile in acqua.

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Messaggio di lucazio00 » 26/09/2019, 10:21

@nicolatc
Guarda se fai una soluzione con 125g/l di Mikrom non cresce niente

Riguardo al FeEDTA a pH 7,2...ho queste piante che si sono arrossate:
Ceratophyllum demersum: fusto arrossato e foglie rosate
Lobelia cardinalis: fusto rosato e venature violacee
Bacopa caroliniana: foglie rosate come il Ceratophyllum
Myriophyllum spicatum: foglie color rosato nocciola e fusti arrossati

Nessun segno di clorosi ferrica

Non uso FeDTPA, ma ogni tanto FeEDDHA fino a lieve colorazione appena percettibile

Comunque si, si fanno 2 soluzioni: una con sciolto l'EDTA e l'altra con sciolti i sali e l'acido borico

Occhio al solfato manganoso:
se conservato sciolto in acqua (ovviamente meglio se demineralizzata), il Mn+2 a contatto con l'ossigeno si ossida dando formazione di Mn2(SO4)3 ed MnO2
con eventuale formazione di O2 a partire dall'acqua.
In pratica la soluzione da rosa pallido diventa rosso scura e con polvere nera di biossido di manganese e la bottiglia si gonfia a causa dell'O2 prodotto, che alimenta ulteriormente l'ossidazione del manganese...

Per evitare ciò o lo si scioglie in acido solforico (anche cloridrico), oppure lo si chela immediatamente con EDTA.
Quello in polvere nel sacchetto, va sigillato perfettamente, in modo che non entri né l'ossigeno né l'umidità!
Questi utenti hanno ringraziato lucazio00 per il messaggio:
nicolatc (26/09/2019, 16:10)
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