Utilità dei biocondizionatori - Flame!

Senza essere scienziati: spiegazioni facili per tutti

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Gery
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Utilità dei biocondizionatori - Flame!

Messaggio di Gery » 30/11/2017, 1:04

Luca.s ha scritto: Se vogliamo scriverci qualcosa su!!
Già fatto :-
Le mie vasche:
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FedericoF
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Messaggio di FedericoF » 30/11/2017, 7:52

Gery ha scritto: Basta infatti prendere due semplici cartucce (anche in linea volendo) una per i sedimenti da 1 μ e una di carbone e collegarle al primo rubinetto libero che abbiamo in casa (non serve nemmeno una grande pressione), e da li, quando ci serve l'acqua aprire il rubinetto e prendere la nostra acqua filtrata.

E magicamente in qualunque momento abbiamo la nostra acqua biologicamente adatta, senza dover aspettare, o fare nessun atto di fede con una boccetta dal liquido celestino che promette di fare i miracoli.
È quello che faccio io per i cambi.
Se finisco l'acqua di scarto dell'impianto osmosi, e devo finire di riempire l'acquario la prendo dopo il secondo stadio dell'impianto (prima della membrana).
(stra utile l'impianto a osmosi, lo uso per tutto).

L'unica pecca è che mi tocca scaldare l'acqua separatamente. In quanto l'acqua che va in caldaia passa per certi sali che ne modificano la composizione. Infatti l'impianto a osmosi lo ho a monte dell'impianto.

Il biocondizionatore se non fa quello che dice in etichetta, è denunciabile.
Se nell'etichetta c'è scritto che rimuove il cloro, e non lo fa, con le prove si denuncia per falsa informazione.
La legge sulle etichette in Italia è tra le più severe. Addirittura se un prodotto non ne indica la composizione e non ha schede di sicurezza complete, non può essere venduto.

Se uno deve far un cambio di fretta non vedo perché non usarlo. È anche vero che ho fatto qualche cambio con acqua diretta senza nulla, non è successo niente perché nel mio comune comunicano quando mettono il cloro. E ci son periodi in cui praticamente non ce n'è. E quando lo rinnovano si sente...

Tra i biocondizionatori, ce ne sono diversi. Escluderei il nitrivec (non credo sia un biocondizionatore).
Se dovessi comprarne uno, visto che la differenza di prezzo è poca, prenderei quello con aloe vera. Non so è vero che l'aloe vera (ahahah che gioco di parole) faccia bene alla mucosa e alla pelle dei pesci, però se costa uguale non vedo perché prendere quello senza.

Se uno fertilizza con non chelati, come dice Diego, non dovrebbe usare il biocondizionatore, perché glieli chelerebbe.

Detto questo non ho idea di quanto costino in media. Ma sinceramente, quante volte ci è capitato di allestire una vasca di quarantena di fretta?
In quel momento non sarebbe stato comodo?
La perfezione è una strada, non un punto d'arrivo.
cit.

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Messaggio di Diego » 30/11/2017, 8:53

Off Topic
Le persone soggette alla formazione di calcoli devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, senza temere che il calcio contenuto nell’acqua possa favorire
la formazione dei calcoli stessi
INRAN
Per quanto riguarda il filtraggio dell'acqua, ora anche io la filtro e dunque evito l'uso del biocondizionatore (che non avrebbe senso di essere usato).
Però se uno non ha/non vuole avere un impianto di filtraggio (anche se il costo di un filtro a sedimenti e uno a carboni costa poco più di uno o due flaconi di biocondizionatore, anche considerando o successivi ricambi) il biocondizionatore può rimanere una buona alternativa.
Qualsiasi progresso scientifico deriva da sfida intellettuale, da compensazione di limitazioni. Niente limitazioni, niente progresso. Niente progresso, stagnazione culturale! Valido anche opposto. Progresso prima di cultura è vero disastro. (ME2)

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Messaggio di Gery » 30/11/2017, 11:16

FedericoF ha scritto: Il biocondizionatore se non fa quello che dice in etichetta, è denunciabile.
Se nell'etichetta c'è scritto che rimuove il cloro, e non lo fa, con le prove si denuncia per falsa informazione.
La legge sulle etichette in Italia è tra le più severe. Addirittura se un prodotto non ne indica la composizione e non ha schede di sicurezza complete, non può essere venduto.
Fede il biocondizionatore è un composto chimico e come tale rispecchia delle caratteristiche di pH, temperatura, concentrazione, ecc.

Ogni sostanza chimica ha un range di esercizio, a cui fa riferimento, il problema è che questo range dal produttore non viene specificato sul prodotto, ma viene solo dichiarato agli organi competenti in sede di rilascio di autorizzazione.

Ipotizziamo che un determinato prodotto in cui sul cartellino c'è scritto che elimina il cloro, è testato per eliminare fino a 2 mg/l a 20 C° e a pH 7, converrai con me che se abbiamo pH 8 e 24 C°, le dosi di ione ipoclorito sono pressochè raddoppiate, e il nostro biocondizionatore eliminerà soltanto la metà del cloro presente.

Questo non vuol dire che il produttore ha detto il falso, siamo semplicemente noi che non conoscendo i parametri di riferimento ci aspettiamo per assunto che faccia delle cose che non può fare :-??
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Messaggio di Luca.s » 30/11/2017, 11:26

FedericoF ha scritto: Non so è vero che l'aloe vera (ahahah che gioco di parole) faccia bene alla mucosa e alla pelle dei pesci, però se costa uguale non vedo perché prendere quello senza.
Ci sono diversi studi in medicina veterinaria ed in umana dove la usano come un buon riepitelizzante. Funzionerà anche per i pesci magari!
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Messaggio di FedericoF » 30/11/2017, 11:57

Gery ha scritto: Ipotizziamo che un determinato prodotto in cui sul cartellino c'è scritto che elimina il cloro, è testato per eliminare fino a 2 mg/l a 20 C° e a pH 7, converrai con me che se abbiamo pH 8 e 24 C°, le dosi di ione ipoclorito sono pressochè raddoppiate, e il nostro biocondizionatore eliminerà soltanto la metà del cloro presente.
Ma scusa, avranno un range leggermente più ampio. O consiglieranno un sovradosaggio.
Potresti farmi un esempio di biocondizionatore che consiglia una dose ridotta rispetto quella necessaria per trattare la stessa quantità di acqua a pH 8 e temperatura 24 gradi?
Son totalmente d'accordo col tuo discorso, ma di solito fanno specifiche più stringenti possibile. Almeno, così nel mio campo.
La perfezione è una strada, non un punto d'arrivo.
cit.

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Messaggio di Diego » 30/11/2017, 12:10

I biocondizionatori di solito sono tarati sui massimi previsti per legge sulle acque di rete. Quindi in teoria (non avendo menzioni esplicite a riguardo) dovrebbero essere sufficienti per contrastare i contenuti dannosi.

Ad esempio, Seachem dichiara esplicitamente quanto cloro/clorammina il Prime riesce a contrastare, il Drak dichiara persino la composizione completa del biocondizionatore, dunque uno può farsi un po' di calcoli...
Screenshot_20171130-120849_1882314633.png
Screenshot_20171130-120915_2036393444.png
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Messaggio di Gery » 30/11/2017, 12:51

Diego ha scritto: I biocondizionatori di solito sono tarati sui massimi previsti per legge sulle acque di rete.
FedericoF ha scritto: Potresti farmi un esempio di biocondizionatore che consiglia una dose ridotta rispetto quella necessaria per trattare la stessa quantità di acqua a pH 8 e temperatura 24 gradi?
In realtà come ha mostrato Diego fanno riferimento a ai limiti di legge che se non ricordo male è 2-3 mg/l con punte massime di 5 mg/l in zone particolari a cui danno delle deroghe.
Negli USA il limite è 4 mg/l per cui essendo più alto suppongo che i biocondizionatori sono tarati su questo valore.

Quello che non viene specificato è che però loro considerano il valore di ione ipoclorito a 20 C° e a pH 7.

Per chi ha fatto un po' di chimica sa che l'ipoclorito di sodio in acqua si dissocia in due sostanze, l'acido ipocloroso (HOCl) e lo ione ipoclorito (OCl-).

A pH 7,5 la concentrazione di queste due sostanze è di ciascuna 50%, mentre a pH 8 l'acido ipocloroso è 20% e lo ione ipoclorito 80%, al contrario a pH 6 l'acido ipocloroso è 80% e lo ione ipoclorito 20%.

Per cui mentre fino a pH 7.5 tutto lo ione ipoclorito viene legato, già a pH 8 la concentrazione è tale per cui una parte di ione ipoclorito rimane libera.

In realtà la parte eccedente a 20 C° viene volatilizzata in circa 20-30 minuti (a 25 C° bastano 15 minuti) , ma capisci che non essendo tutti dei chimici e non conoscendo nello specifico le reazioni che avvengono, chi prende una boccetta e pensa di eliminare tutto il cloro dopo aver messo il tappino di liquido celeste fa un atto di fiducia, che non sempre è ripagato.

Questo non c'entra con la truffa, loro fanno riferimento a dei parametri che non sempre ci sono, e come quando compri la macchina e ti dicono che fa 30 km con 1 litro, e poi tu a fatica arrivi a 25, non ti hanno truffato, a loro quel motore nelle condizioni ideali i 30 a litro li ha fatti davvero. :D
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Messaggio di FedericoF » 30/11/2017, 14:25

Sì ma se hai la composizione del biocondizionatore è un attimo capire che se hai l'acqua a 8 ne devi buttare il doppio no?
Non capisco il ragionamento che chi lo usa non fa sti ragionamenti. Se c'è scritto nell'etichetta ci si fa due calcoli. Ci sarà qualche info che spiega.
Un po' come i fertilizzanti, puoi prendere il tutto in uno e seguire le dosi in etichetta o elementi separati, farti calcoli e osservare le piante.
Nel primo è facile ma nel secondo capisci. Non vedo perché non si possa fare anche col biocondizionatore.
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Messaggio di Luca.s » 30/11/2017, 20:12

FedericoF ha scritto: è un attimo capire che se hai l'acqua a 8 ne devi buttare il doppio no?
Dubito anche io che l'utilizzatore medio arrivi a fare questi ragionamenti sai...
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