Riflessioni sulla CO2 in acquario

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Riflessioni sulla CO2 in acquario

Messaggio di Artic1 » 21/01/2019, 17:14

Pisu ha scritto: Se un'Alternanthera mi cresce in vasca strabene con la CO2 perché non farlo? Perché ci si complica la vita? Per me questa "complicazione" è un divertimento
Nulla da sindacare in merito, ma siccome sono tra i pochi a dire: "Guarda che volendo puoi farla anche senza CO2"... non vedo per quale motivo io non posa esprimere il mio parere personale peraltro avvalorato da documentazioni scientifiche e dal mio stesso esempio con due vasche senza CO2 e con alghe sotto controllo. :-??
Perché alla fine è questo il punto. Io ho detto la mia e il risultato è che mi son trovato con 3 a darmi contro, cercando di smontare le motivazioni scientifiche che ho posto e poi ammettendo alla fine che: "E' una questione di bello ed il bello è soggettivo!" cosa che io non ho mai negato e che anzi, stavo solo cercando di far capire ad altri che il bello può essere ben diverso da qualche foto vista in rete o su un programma in tv. :-??
Io stavo solo apportanto una parte che spesso viene sottovalutata da chi è nuovo ed è un suo sacrosanto diritto scegliere se la CO2 la vuole o no, come è mio sacrosanto diritto dire:
Artic1 ha scritto: Ma per quel che mi riguarda la CO2 è un orpello tutt'altro che utile in vasca. In natura nessuna pianta ha la CO2 in acqua come noi in modo artificiale. Il "trucco" è quello di prender piante acquatiche che posson passar la vita sott'acqua. cosi la CO2 te la eviti
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Messaggio di Pisu » 21/01/2019, 17:51

Artic1 ha scritto: Nulla da sindacare in merito, ma siccome sono tra i pochi a dire: "Guarda che volendo puoi farla anche senza CO2"... non vedo per quale motivo io non posa esprimere il mio parere personale peraltro avvalorato da documentazioni scientifiche e dal mio stesso esempio con due vasche senza CO2 e con alghe sotto controllo.
Veramente qua dentro siete un bel po' a dire che si può fare un bell'acquario senza CO2 :))
E non solo lo dite, ma li fate :)
Artic1 ha scritto: Perché alla fine è questo il punto. Io ho detto la mia e il risultato è che mi son trovato con 3 a darmi contro, cercando di smontare le motivazioni scientifiche che ho posto e poi ammettendo alla fine che: "E' una questione di bello ed il bello è soggettivo!" cosa che io non ho mai negato e che anzi, stavo solo cercando di far capire ad altri che il bello può essere ben diverso da qualche foto vista in rete o su un programma in tv.
Il discorso è che con lo scritto è difficile esprimere i propri concetti e rispondere con alcune citazioni totalmente senza fraintendimenti...
Se si fosse stati a quattr'occhi, magari davanti a un paio di birre ( :D ) le espressioni del viso e il tono della voce avrebbero espresso più di mille parole e ci si sarebbe capiti con un paio di frasi :-bd
Ci si aiuta con le emoticon ma non fanno miracoli...
Per quanto mi riguarda qua si cerca di fare quattro chiacchiere in compagnia, io la vedo così, e se qualche frase che ho scritto ti ha dato fastidio non era mia intenzione e ti chiedo scusa ^:)^
Ciò che pensiamo di sapere ci impedisce di imparare 

  ​ :-h

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Messaggio di Artic1 » 21/01/2019, 21:35

Pisu ha scritto: Se si fosse stati a quattr'occhi, magari davanti a un paio di birre ( )
Eh, magari! :D
Pisu ha scritto: se qualche frase che ho scritto ti ha dato fastidio non era mia intenzione e ti chiedo scusa
Tranquillo Pisu, siamo sempre io e Daniela che non ci capiamo! ;)
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Messaggio di Daniela » 21/01/2019, 22:39

Artic1 ha scritto: siamo sempre io e Daniela che non ci capiamo!

:)) :)) ;)
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Messaggio di Ragnar » 22/01/2019, 0:41

Ragazzi penso che si sia perso di vista per un attimo il motivo per cui siamo qui: "per ricevere e dare consigli e per parlare di acquariofilia"!!! :D
Al di là del semplice ed il bello esteticamente che spesso non collimano, il punto fondamentale è farlo SEMPRE nel rispetto delle specie che alleviamo, siano esse animali o vegetali, e su questo penso che siamo tutti d'accordo!!!!! È questo probabilmente il punto focale che ci unisce tutti! :D
Ora possiamo parlare di una miriade di cose come la CO2 che per qualcuno è un orpello, per altri è un fertilizzante, per altri ancora è un mezzo per portare a termine ardue sfide di allevare piante difficili e quant'altro... Io credo semplicemente che ben venga usarla se serve e va bene anche farne a meno laddove è superlfua, quindi inutile spendere altre parole inutili e parliamo solo di acquariofilia! In questo topik però si parla di CO2 :))

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Messaggio di cicerchia80 » 22/01/2019, 3:38

Ragnar ha scritto: In questo topik però si parla di CO2
La domanda è?
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Messaggio di Ragnar » 22/01/2019, 3:52

cicerchia80 ha scritto:
Ragnar ha scritto: In questo topik però si parla di CO2
La domanda è?
In realtà nessuna :))

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Messaggio di Daniela » 22/01/2019, 22:46

Ragnar ha scritto: In questo topik però si parla di CO2
Giusto !
Allora riporto 😁
L’anidride carbonica (CO2) è più di un nutriente per piante; nella sua forma di bicarbonato (HCO3–) è anche il maggior tampone del pH nelle acque dolci in natura.
Non solo la CO2 influenza il pH, ma il pH influenza la concentrazione di CO2. Il pH determina le proporzioni di CO2, bicarbonati (HCO3–) e carbonati (CO32-). Con un pH acido di 5 o inferiore la maggior parte del DIC [Dissolved Inorganic Carbon – carbonio inorganico disciolto composto da CO2 + HCO3– + CO32-] nell’acqua è composto da CO2. A pH 6,5 l’acqua contiene circa uguali quantità di CO2 e bicarbonato, mentre a pH 8,5 quasi tutta la CO2 è stata trasformata in bicarbonati. Quando l’acqua raggiunge pH 10, circa il 24% dei bicarbonati sono a loro volta trasformati in carbonati.
La bassa produttività delle piante sommerse non è però dovuta al fatto che c’è meno CO2 nell’acqua che nell’aria (in media molti corsi d’acqua naturali presentano dei livelli di CO2 tre volte superiori a quelli dell’aria), ma al fatto che questa si diffonde molto più lentamente in acqua (circa 10.000 volte più lenta che in aria). Questo semplice fenomeno fisico limita inevitabilmente l’assorbimento di CO2 dato che le sue molecole non riescono a raggiungere le foglie delle piante abbastanza velocemente per soddisfarne le esigenze.
Una sintesi di “Ecologia dell’acquario di piante “

Quindi, di sicuro il carbonio è presente ovunque, in quantità diverse ma sempre presente ..
Inoltre sono numerose le ricerche dove si evince la presenza di CO2 nei fiumi e nei laghi.

Fiumi e torrenti negli Stati Uniti rilasciano più anidride carbonica nell’atmosfera di quanto si pensasse.

Questo secondo i ricercatori che hanno pubblicato i loro risultati sull’ultimo numero della rivista Nature Geoscience.

Le loro scoperte potrebbero cambiare i modelli del movimento del carbonio fra terra, acqua e atmosfera.
Gaia news. It

E ancora..

U
Un progetto di ricerca internazionale si propone di capire meglio il meccanismo di formazione del biossido di carbonio nei fiumi africani.
Per molti versi, i fiumi africani rimangono ancora un mistero. Scienziati europei ed africani uniscono le loro forze per studiare il loro influsso sul clima.
Biosost.com


Quindi..in conclusione..


Secondo me se si vuole una crescita rigogliosa, dovuta all’elemento meno presente, la CO2 serve. Ma dipende sempre da tanti altri fattori. Tipo di piante, gestione etc ma vorrei sottolineare che essa c’è. Nei mari, nei fiumi, nei laghi...
E comunque io penso che alcune specie di piante acquatiche che coltiviamo nei nostri acquari, anche se in natura sono in forma semi emersa, non appena mettiamo queste con le sue foglie emerse sott’acqua, esse creano delle nuove foglie sommerse, e quindi le loro esigenze nutrizionali di solito diventano uguali (o molto simili) alle esigenze nutrizionali delle vere piante acquatiche.
Non per niente alcuni qui ci coltivano le verdure in vasca :D o quasi ;)
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Messaggio di Artic1 » 22/01/2019, 22:55

Daniela ha scritto: vorrei sottolineare che essa c’è. Nei mari, nei fiumi, nei laghi...
Mai detto il contrario, ma non alle concentrazioni in cui la introduciamo artificialmente con bombole o citrico o gel... :-??
Questi utenti hanno ringraziato Artic1 per il messaggio:
Daniela (23/01/2019, 7:18)
- Quel giorno tutta l’esperienza della nostra vita diverrà parte di una più vasta conoscenza comune. Sarà il giorno, in cui ritorneremo a Gaia, per fare, ancora una volta, parte della vita e riempire con essa questo mondo -

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Messaggio di Daniela » 23/01/2019, 7:28

Humboldt ha scritto: Più o meno.
Le piante fanno la fotosintesi in presenza di luce (fotoni), CO2 e H2O e producono carboidrati (glucosio) e O2.
La fotosintesi non è costante ma varia in funzione della disponibilità di fotoni (numero di fotoni - PAR) e di CO2 (l'acqua in acquario non è un fattore limitante, ma per una pianta terrestre può esserlo). Insomma, la fotosintesi può andar veloce o lenta a seconda di quanti fotoni arrivano sulla pianta e di quanta CO2 è disponibile. Se non ci sono fotoni non c'è fotosintesi (notte); se ci sono fotoni (giorno) la fotosintesi può esserci o può non esserci (to be or not to be ) a seconda di quanta CO2 è disponibile.

Sia di giorno, in contemporanea con la fotosintesi, che di notte tutte le piante respirano... bruciano i carboidrati prodotti dalla fotosintesi insieme all'ossigeno e producono CO2 e H2O.

Senza andare per le lunghe, in acquario come nella stragrande maggioranza degli ambienti acquatici naturali, il rilascio di CO2 notturno come prodotto di scarto della respirazione delle piante è praticamente nullo o quasi. Soprattutto in considerazione del fatto che, la CO2 prodotta dalla respirazione le piante se la tengono ben stretta all'interno. I responsabili dell'aumento notturno della CO2 sono i batteri e gli animali (pesci, lumache, crostacei, ecc.). Lasciamo da parte l'equilibrio dei gas tra aria e acqua perchè questo agisce di continuo giorno e notte.

Diamo uno sguardo a cosa dice la Walstad nell'articolo sul portale
Una sintesi di «Ecologia dell'acquario di piante»
ed in particolare al Capitolo VI. Il carbonio al punto D. Le strategie delle piante per aumentare l’assorbimento di carbonio
(purtroppo non c'è l'intero paragrafo D nella sintesi, che nella versione inglese riporta molte utili informazioni, ma comunque la parte finale recita...)
"Ottenere il carbonio è spesso un problema per le piante acquatiche; per questo motivo molte di loro hanno ideato ingegnose strategie per aumentarne l’assorbimento. Ci sono cinque strategie conosciute: (1) stoccaggio della CO2 come malato (acido malico); (2) rifissazione della CO2 respirata; (3) assorbimento dei bicarbonati; (4) assorbimento del sedimento dalle radici; (5) crescita aerea."
Premetto, che quelle che erano 5 strategie ora sono un po di più, comunque vediamo alcune.

(1) stoccaggio della CO2 come malato (acido malico).
per gli scafati in botanica questo sistema ricorda le piante CAM o il cosiddetto metabolismo acido delle crassulacee. Nelle piante acquatiche e in moltissime piante che si trovano per lunghi periodi sommerse questo processo prende vari nomi ma in genere reintra nella grande categoria delle AAM ovvero Metabolismo Acido delle Acquatiche. Di Notte, ops... è meglio dire al di fuori della fotosintesi, la CO2 viene assimilata nella pianta legata all'acido malico e conservato il tutto nei vacuoli. Con la luce la CO2 viene liberata da alcuni enzimi ed è disponibile già pronta nei tessuti della pianta per la fotosintesi.

(2) rifissazione della CO2 respirata
questo meccanismo agisce alla luce ma soprattutto al buoi contribuisce a fornire altra CO2 da legare all'acido malico. Inoltre, la CO2 prodotta dalla respirazione tende a saturare i tessuti aerenchimatici (tessuti contenenti gas molto ricchi di spazi liberi - le piante acquatiche ne sono ricchissime sia per intrappolare la CO2 che per galleggiare).

(4) assorbimento del sedimento dalle radici
Qui è importantissimo il substrato maturo e il mutualismo tra piante e batteri. Le piante liberano dalle radici zuccheri (piruvato) che attirano i batteri a svilupparsi intorno alle radici. Questi metabolizzano lo zucchero e produco CO2 che viene prontamente assorbito dalla pianta. Se c'è luce viene trasportata per dar luogo alla fotosintesi, altrimenti viene accumulato o con il malato o nei tessuti aerenchimatici.

Si potrebbe continuare ancora con altri meccanismi, ma questi sono i principali.

Credo che mantenere un buon tenore di CO2 in colonna anche nelle ore notturne faciliti di molto queste strategie notturne di assorbimento del carbonio.
E dopo questa... io termino qui ! ;)
L’uomo è la specie più folle: venera un invisibile Dio e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando.
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