Aggiornamento dopo diversi giorni di silenzio:
Cominciamo dalle brutte notizie: ho dovuto interrompere l'esperimento, per i motivi che spiegherò di seguito
L'idea era quella di procedere al trattamento combinato con ipoclorito ed allicina, ma prima ho voluto testare il metodo di estrazione dell'allicina a partire dall'aglio secco, così come descritto nelle pagine precedenti.
Bene, per farla breve, questo metodo non funziona, direi quasi per niente: in confronto al succo estratto non si è dimostrato efficace.
Ho inserito 3ml ogni 12h per un totale di 3 somministrazioni nella vaschetta C ed atteso 72 ore per valutarne gli effetti.
Qui trovate le foto delle tre vaschette:
La prima vaschetta era il controllo, i ciano stanno benissimo, si inizia a formare qualche alga e sono arrivati degli ospiti strani, forse larve di zanzara, ma non si muovono...
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La seconda vaschetta era stata trattata con ipoclorito, trovate le dosi nei post precedenti, ad oggi però i ciano hanno riconquistato tutta la vaschetta:
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Nella terza vaschetta è stato inserito l'aglio con il nuovo metodo: emette una fortissima puzza di ciano e di aglio combinati. E' davvero impossibile starci vicino entro un raggio di diversi metri!
La vaschetta ha iniziato anche ad emettere bollicine ed i ciano stanno benissimo, meglio che mai.
Questa foto è scattata dopo circa 72h dall'ultimo inserimento, i ciano non risultano regrediti ma in compenso è diventata una vera schifezza.
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A questo punto ho deciso di interrompere ogni esperimento perché le tre vaschette, chi più chi meno, sono diventate ingestibili causa puzza, e ciò che è peggio, i cianobatteri sono tornati sempre, sia con ipoclorito che con allicina, sia che questa sia stata estratta a succo o sia stata frullata.
Per completezza bisogna notare oggettivamente che:
- A differenza dell'aglio frullato, l'allicina estratta per spremitura ha ridotto la popolazione batterica (ma non l'ha annientata)
- Risultati analoghi si sono avuti con l'ipoclorito di sodio a basse dosi
Il fatto che sia molto più semplice usare l'ipoclorito rispetto all'estrazione per spremitura dell'aglio, mi farebbe preferire di gran lunga il primo per la praticità: entrambi sono antibatterici a largo spettro però, ed a seconda delle dosi ammazzano tutto l'ammazzabile se in dosi elevate.
Per concludere ho voluto fare un ulteriore esperimento per pulire le vaschette: ho inserito dosi crescenti di ipoclorito di sodio al 3%.
Rispettivamente ho inserito 5ml nella vaschetta C, 10ml nella vaschetta B e ben 15ml nella vaschetta A.
Dopo 24h ho fotografato:
La vaschetta A emette una fortissima puzza di candeggina, non sembrano essere rimasti segni di vita, tutto è sbiancato:
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La vaschetta B ha accusato il colpo ma c'è ancora qualcosa rimasto in vita:
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Anche la vaschetta C ha subito il colpo ma nonostante il dosaggio di ben 1ml per litro, ovvero oltre 10 volte quello che useremmo ipoteticamente in acquario, i cianobatteri sono molto ridotti... ma ancora vivi!
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Conclusioni finali: debellare i ciano non è affatto così semplice, però...
Le dosi di ipoclorito di sodio e di allicina "pura" funzionano per la regressione della popolazione batterica, ma c'è ampia evidenza scientifica che ci dice che anche tutto il resto delle altre popolazioni batteriche verranno colpite.
Data l'elevata instabilità dell'allicina (a 23 gradi si degrada già in 16 ore!) e l'effetto comunque simile all'ipoclorito di sodio, se cerchiamo un antibatterico conviene usare il secondo: meno sbattimento, stesso risultato.
Mi dispiace per la fine prematura dell'esperimento ma era diventato davvero ingestibile, dovendo poi tra pochi giorni partire per quasi un mese, non me la sono sentita di lasciare questi acquitrini maleodoranti in balcone...
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