Giueli ha scritto: ↑L’azoto serve per la produzione di proteine ed aminoacidi,che sono i principali componenti dei tessuti vegetali ed animali,e di qui ci stiamo,ora se io vado in palestra 4 volte a settimana ho un dispendio energetico maggiore di chi passa il tempo seduto sul divano,ed un fabbisogno proteico maggiore.
Io penso (ma sottolineo che si tratta di una ipotesi la mia)che il maggior bisogno d’azoto da parte delle piante in un acquario con filtro dipenda dal fatto che debbano fare uno sforzo maggiore per assimilare l’azoto necessario , hanno quindi un fabbisogno maggiore per pareggiare lo sforzo fatto (più o meno come il tipo in palestra),anche perché gli organismi necessitano di un continuo ricambio proteico.
Concordo su tutto quello che hai scritto!
Però, tu sai che fine fanno gli elementi che "bruciamo" quando facciamo sforzi? Non si dematerializzano. Semplicemente tornano nell'ambiente, attraverso ad esempio il sudore (che contiene sodio, potassio, cloro, urea, immunoglobine e perfino colesterolo e in certi casi acido lattico). O attraverso la respirazione, maggiore CO
2 in ambiente.
Ad esempio:
Reazione sul "bruciare" gli zuccheri:
C6H12O6(s) + 6O2(g) -->6CO2(g) + 6H2O(g)
Reazione sul "bruciare" i grassi:
C56H108O6 + 80 O2 → 56 CO
2 + 54 H2O
Come vedi noi alla fine emettiamo verso l'ambiente sempre CO
2 e acqua ; grassi e zuccheri non si dematerializzano, si sono solo trasformati.
Espelliamo solo carbonio dunque? E il resto degli elementi? Semplice: lo scartiamo, dopo una "elaborazione", con il sudore e soprattutto... (vabbé, sai cosa)
Quindi quando si consuma più energia, si fa tornare più "roba" in ambiente ed è certamente necessario alimentarsi di più per riequilibrare.
Torniamo quindi alle piante,che sono il nostro interesse: se consumassero più energia per colpa della forma di cibo (nitrati al posto di ammonio) alla fine comunque dovranno espellere in vasca l'azoto in qualche forma.
Se fosse azoto gassoso, che evapora, avremmo effettivamente spiegato il mistero: ci sarebbe dell'azoto che esce effettivamente dalla nostra vasca, e dovremmo fertilizzare di più per compensare!
Ma trovo improbabile che il prodotto di scarto (o di respirazione) delle piante sia azoto gassoso.
E tutto quello che non espellono... lo mettono come massa!
La trasformazione da materia in energia è qualcosa che possiamo assolutamente trascurare per i nostri scopi, perché insignificante!
Giueli ha scritto: ↑Quindi se io ho un SF :con una percentuale più alta d’azoto sotto forma ammoniacale ne vado a somministrare ancora di più ,prima avrò uno sviluppo esponenziale dei batteri eteromorfi,le piante inizialmente ne godranno ma arrivato al punto di tossicità,avrò un collasso totale del sistema.
Probabilmente le piante inizieranno a sciogliersi... @
Dandano ... hai il test dell’amminio?
Meglio non abbondare dunque (la tossicità è anche per i pesci), una gestione più soft potrebbe essere consigliata nell'articolo, come ho più volte suggerito: meno rischi, meno possibili errori di gestione.
Però in tal caso (gestione soft) le piante cresceranno magari bene e in forma ma non cresceranno veloci allo stesso modo (la massa che metteranno sarà più lenta), e comunque non c'entra il fatto che l'azoto è tutto per loro.
Gery ha scritto: ↑nicolatc ha scritto: ↑Ma questi approfondimenti da sbadigli, materia che certamente conosci meglio di noi, riuscirebbero alla fine a spiegare la minor richiesta di azoto
a parità di crescita? Quindi intendo nel lungo periodo, mesi...
Perché è questo di cui stiamo discutendo da varie pagine, e già una risposta del tipo Si o No potrebbe iniziare ad aiutarci.
Se consideriamo la diversa velocità di crescita delle piante, tra una vasca con filtro e una vasca senza, questi fattori sicuramente contano tantissimo e la risposta è SI.
Deduco dalla tua risposta che a parità di crescita (che è il nostro interesse) la risposta sia NO.
Gery ha scritto: ↑
Provo ad aggiungere degli altri punti di riflessione, in una spugna di 10 x 10 con il passaggio di acqua e sporco al centro della stessa si forma (vado a memoria ma mi sembra che le prove che ho letto parlano di 3 mesi), al centro della stessa una zona di circa 4 x 4 che nel tempo tende ad espandersi di zona anossica in cui avvengono i processi denitrificanti.
Spesso diciamo di pulire le spugne superficiali e di non toccare i cannolicchi, e anche nel fondo delle black box si formano dei fanghi denitrificanti (nei filtri esterni questo non avviene).
Preciso che i processi denitrificanti se gestiti come possono essere quelli che avvengono nel filtro non sono nulla di problematico, ma al contrario rendono il ciclo dell'azoto più completo.
Mi sembra una riflessione corretta.
Ma se negli acquari con filtro, grazie al filtro stesso, i processi denitrificanti fossero superiori a quelli che avvengono negli acquari senza filtro, i nitrati dovrebbero essere più bassi del senza filtro. Invece ad essere spesso a zero sono quelli senza filtro (in cui tra l'altro l'ossigeno sul fondo è inferiore per il poco movimento).
Sini ha scritto: ↑Io l'ho tolto nel piccolo, low (poca luce e niente CO
2).
Le piante ne hanno sicuramente giovato.
Sembra simile a quanto discusso da Giueli, una gestione "soft" potrebbe essere consigliata nell'articolo soprattutto per chi si inizia per la prima volta questa avventura (io lo farei senz'altro!)
Perle di saggezza dei negozianti: "i juwel sono pronti in 10 giorni, se aspetti troppo l'acquario si siede e devi ricominciare buttando via le piante e l'acqua"